Milano, 14 settembre 2014 - 09:58

Non si va più dal giudice
Basta la firma dall’avvocato

In pratica, la coppia che sceglie la strada consensuale , sempreché siano trascorsi i tre anni dalla separazione, si rivolgerà ad un avvocato che redigerà l’accordo di divorzio

di Mariolina Iossa

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Da subito si potrà divorziare o ci si potrà separare utilizzando lo strumento della negoziazione assistita. In pratica, la coppia che sceglie la strada consensuale (il consenso è indispensabile altrimenti il procedimento giudiziale non potrà essere evitato), sempreché siano trascorsi i tre anni dalla separazione (almeno fino a quando il Senato non approverà la riforma del divorzio breve già approvata alla Camera), si rivolgerà ad un avvocato che redigerà l’accordo di divorzio. Dall’avvocato e non più dal giudice si potrà andare anche per la separazione. Questo accordo (di divorzio o di separazione) sarà firmato dai coniugi, sottoscritto dall’avvocato stesso e poi trasmesso, in copia autenticata, entro dieci giorni al Comune dove il matrimonio è stato iscritto (o trascritto in caso di nozze religiose). L’associazione degli avvocati matrimonialisti ha chiesto al governo che la procedura vada eseguita sempre da due avvocati, uno per coniuge, perché, spiega il presidente Gian Ettore Gassani, «il coniuge “forte” potrebbe con minacce, pressioni e violenze ottenere una firma in qualche modo estorta».

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