Le merendine fanno ingrassare?

Le merendine sono più controllate e sane di quanto non fossero negli anni passati e per questo non vanno demonizzate. Contro l'obesità infantile serve più movimento e un regime alimentare vario e sano.
Le merendine fanno ingrassare

Le merendine fanno ingrassare? Sembra che ormai questa affermazione si possa annoverare tra i luoghi comuni dell'alimentazione: a spiegarci perché ci pensa Aidepi, l'Associazione del dolce e della pasta italiane, che ha incrociato i dati relativi alla diffusione del problema del sovrappeso e obesità in tutta Italia (fonte Okkio alla salute 2014), con quelli sul consumo di merendine (fonte Iri 2014). Ne è venuta fuori una cartolina quantomeno inaspettata: la maggior parte dei bambini obesi o in sovrappeso si trova nelle regioni del centro e sud Italia, dove il consumo di merendine è il più basso di tutto il Paese. Al nord invece si consumano più merendine (2,2 kg pro capite annui), ma i bambini con problemi di peso sono meno che nel resto d'Italia (24,7% contro il 37,8% del Sud).

Non ci sono più le merendine di una volta

Questa è la vera differenza. Le merendine di oggi non sono uguali a quelle di vent'anni fa, hanno una porzionatura minore, sono fatte con materie prime controllatissime, non contengono conservanti e, dal punto di vista nutrizionale, hanno carboidrati e proteine che servono per dare una ricarica di energia ai bambini a metà giornata. Inoltre non contengono acidi grassi trans, che sono dal punto di vista epidemiologico un fattore di rischio cardiologico. Lo dice Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport, secondo cui "la merendina contribuisce a mantenere costante la glicemia, e in tal modo, migliora il livello di attenzione, favorendo le prestazioni scolastiche e sportive". Ogni merendina contiene dalle 110 alle 200 Kcal, a seconda che sia farcita di crema oppure no, e in funzione degli ingredienti usati per la ricetta, può contenere ferro, calcio, vitamine del gruppo B e fibre.

Movimento e alimentazione corretta: la ricetta contro l'obesità

Ma da cosa dipende quindi il diffondersi dell'obesità? Secondo il dottor Giampietro, alla base dell'aumento dei casi di obesità e sovrappeso tra i bambini dai 6 ai 10 anni vi sarebbero un'errata alimentazione e un'insufficiente attività fisica. Secondo quanto riferito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini e i giovani dovrebbero praticare ogni giorno un totale di almeno un'ora di attività fisica, da moderata a intensa. E qui si vede come ancora una volta siano le regioni del nord ad avere il numero più alto di bambini attivi (il 70%) rispetto al sud (il 45%). Stessa situazione se si guarda al consumo di frutta e verdura tutti i giorni: al nord sono l'80% dei bambini, mentre nel sud Italia le percentuali scendono drammaticamente, con un picco negativo in Calabria, dove soltanto il 63,5% dei bambini consuma frutta e verdura fresche ogni giorno.

5 buone ragioni per fare sport

L'attività motoria va insegnata a ogni bambino. Questo il primo suggerimento del Dottor Giampietro, secondo cui l'adozione di stili di vita attivi è fortemente influenzata dalle esperienze motorie fatte nei primi sei anni di vita. Bisogna insegnare ai bambini ad essere attivi, e l'esempio dei genitori è fondamentale.

Fare sport rafforza i muscoli e fa bene al metabolismo. "L'attività fisica - dice l'esperto - migliora l'efficienza cardiorespiratoria, la salute delle ossa e rafforza i muscoli". Si quindi ad attività ludiche di movimento o sport individuali o di gruppo, per acquisire fiducia nelle proprie capacità e riuscire in sport competitivi e non.

Lo sport insegna uno stile di vita attivo. Questo perché gli allenamenti sportivi mettono un freno alla sedentarietà e stimolano invece i bambini ad attività di movimento anche al di fuori dello sport. Anche in questo caso l'esempio dei genitori è fondamentale.

I bambini fisicamente più attivi mangiano meglio. "E' sbagliato stilare una lista di alimenti buoni e cattivi - afferma il dottor Giampietro - meglio puntare sul movimento ed insegnare regole alimentari semplici e corrette. Se l'attività muscolare è costante, il bambino stesso tenderà a prediligere cibi contenenti carboidrati e meno grassi. Le merendine possono essere una buona soluzione per uno spuntino prima e / dopo la pratica sportiva perché essendo monodose aiutano a tenere sott'occhio la quantità di calorie ingerite ed essendo a base di carboidrati di rapida e lenta assimilazione compensano le richieste di energia che servono a cervello e muscoli per ricaricarsi".

Chi fa sport ed è in forma ha un miglior rendimento scolastico. Lo dice uno studio condotto su 2700 studenti canadesi: l'esercizio fisico migliora la capacità di concentrazione, il livello di attenzione e di autocontrollo e permette di ottenere migliori risultati scolastici.

Sì quindi al consumo di merendine, che deve però essere relazionato alla quantità di attività fisica praticata. E poi insegnare ai bambini a sperimentare cibi diversi, per allenare a sapori e gusti inconsueti e allargare così la fascia di alimenti che compongono la dieta. Queste le semplici regole suggerite dagli esperti per avere bambini sani e normopeso.