Perdite da fognature e acquedotto necessaria la mappa
Sonde e telecamere per stilare il quadro della situazione «Dispersione del 13% di acqua nella nostra rete idrica»
di Donatella Zorzetto
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PAVIA. Perdite d’acqua alla rete idrica nella zona sud ovest di Pavia, in particolare a Ticinello, e fognature da monitorare continuamente in centro, fognature che funzionano a pieno regime dall’epoca romana. Avrà lo scopo di mappare tutto ciò che si trova sotto terra, nel perimetro del centro abitato, il nuovo Puggs (Piano urbano generale dei servizi del sottosuolo), per il quale il Comune ha invitato le ditte interessate a proporsi per redigerlo. L’incarico sarà affidato dietro un corrispettivo di 17.500 euro. Sarà un lavoro impegnativo: si dovranno esaminare in profondità 332 km di strade e impianti, con l’ausilio di sonde e telecamere, per fotografare l’esistente e ciò che non va coprendo il periodo 2014-2017. Questo perchè precedente piano, tuttora in vigore, prende in esame il periodo precedente, ossia sino al 2013.
Da ciò che emerge le criticità non mancano. A cominciare dalla rete idrica, che copre una superficie di 63 km quadrati e serve 32.665 famiglie. E che nel piano attuale denuncia la presenza di 56 perdite, in parte ripristinate da Pavia Acque, che però si prepara a intervenire di nuovo specie nella zona di Pavia sud ovest. Nel parla il presidente Matteo Pezza: «Dobbiamo premettere che la nostra è tra le reti idriche con perdite tra le più basse, solo il 13%, tanto da aver conquistato l’ottavo posto tra i capoluoghi di provincia – spiega Pezza –. Sulle scorte del vecchio piano siamo già intervenuti, tuttavia altro resta da fare. A questo serve la nuova mappatura, ma già da ora sappiamo che serviranno lavori di manutenzione in zona Ticinello, nel tratto di viale Libertà, tra Casa dello studente e via Oberdan, dove qualche mese fa si è verificato qualche problema a causa della dorsale ammalorata». Rispetto all’acquedotto si prevede anche un cambio di rotta: «Se nel piano in vigore è prevista come fondamentale una nuova centrale di potabilizzazione dell’acqua a Ticinello, ciò non sarà urgente in quello futuro – aggiunge Pezza –. Non è più necessario dopo il posizionamento dei filtri in Borgo Ticino e Ticinello, che ci consentono di sfruttare i pozzi al massimo».
Per la fognatura il discorso si fa ancora più serio. Parliamo di una rete di 320 km, di cui circa 9 costituiti da condotte romane, servita da 45 stazioni di sollevamento. Il piano attuale parla di evidenti criticità per perdite a causa di reti sottodimensionate in piazza San Bernardo, via Mirabello, via Francana, viale Cremona e via Fasolo. E nel caso di piene fluviali a Ticinello, Porta Calcinara, Porta Damiani, Porta Nuova, Strada Leona, via Acquanegra, via Vignazza e viale Venezia. Ma sono le fogne del centro, quelle risalenti ad epoca romana, a soffrire di più. «È la parte critica – conclude Pezza –. Quindi occorre mantenere una manutenzione costante».
«Grazie al nuovo Puggs – sottolinea Angelo Gualandi, assessore all’Urbanistica – si provvederà ad acquisire i dati relativi al periodo 2014-2017; alla redazione del catasto del sottosuolo; all’aggiornamento e alla restituzione attualizzata delle criticità del sistema delle reti e degli impianti; alla definizione del grado di vulnerabilità delle strade su base analistica; alla valutazione del livello e della qualità delle infrastrutture esistenti; alla proposta di un piano di interventi che ne definisca lo scenario e la strategia di utilizzo del sottosuolo».
Da ciò che emerge le criticità non mancano. A cominciare dalla rete idrica, che copre una superficie di 63 km quadrati e serve 32.665 famiglie. E che nel piano attuale denuncia la presenza di 56 perdite, in parte ripristinate da Pavia Acque, che però si prepara a intervenire di nuovo specie nella zona di Pavia sud ovest. Nel parla il presidente Matteo Pezza: «Dobbiamo premettere che la nostra è tra le reti idriche con perdite tra le più basse, solo il 13%, tanto da aver conquistato l’ottavo posto tra i capoluoghi di provincia – spiega Pezza –. Sulle scorte del vecchio piano siamo già intervenuti, tuttavia altro resta da fare. A questo serve la nuova mappatura, ma già da ora sappiamo che serviranno lavori di manutenzione in zona Ticinello, nel tratto di viale Libertà, tra Casa dello studente e via Oberdan, dove qualche mese fa si è verificato qualche problema a causa della dorsale ammalorata». Rispetto all’acquedotto si prevede anche un cambio di rotta: «Se nel piano in vigore è prevista come fondamentale una nuova centrale di potabilizzazione dell’acqua a Ticinello, ciò non sarà urgente in quello futuro – aggiunge Pezza –. Non è più necessario dopo il posizionamento dei filtri in Borgo Ticino e Ticinello, che ci consentono di sfruttare i pozzi al massimo».
Per la fognatura il discorso si fa ancora più serio. Parliamo di una rete di 320 km, di cui circa 9 costituiti da condotte romane, servita da 45 stazioni di sollevamento. Il piano attuale parla di evidenti criticità per perdite a causa di reti sottodimensionate in piazza San Bernardo, via Mirabello, via Francana, viale Cremona e via Fasolo. E nel caso di piene fluviali a Ticinello, Porta Calcinara, Porta Damiani, Porta Nuova, Strada Leona, via Acquanegra, via Vignazza e viale Venezia. Ma sono le fogne del centro, quelle risalenti ad epoca romana, a soffrire di più. «È la parte critica – conclude Pezza –. Quindi occorre mantenere una manutenzione costante».
«Grazie al nuovo Puggs – sottolinea Angelo Gualandi, assessore all’Urbanistica – si provvederà ad acquisire i dati relativi al periodo 2014-2017; alla redazione del catasto del sottosuolo; all’aggiornamento e alla restituzione attualizzata delle criticità del sistema delle reti e degli impianti; alla definizione del grado di vulnerabilità delle strade su base analistica; alla valutazione del livello e della qualità delle infrastrutture esistenti; alla proposta di un piano di interventi che ne definisca lo scenario e la strategia di utilizzo del sottosuolo».
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