«Salviamo la Carnia, adesso o mai più»
Il sindaco di Tolmezzo Brollo: l’Austria? È inarrivabile. E lancia 13 tweet per uno sviluppo “made in Alto Friuli”
Tolmezzo. Siamo al dunque: o di qua o di là. Un po’ come con la cresta delle Alpi Carniche che disegna il confine con l’Austria e fa da spartiacque. Una goccia che cade di qua cola a valle e sfocia nell’Adriatico, di là comincia il viaggio verso Istanbul, a cavalcioni del Danubio. Due viaggi, due mondi e modi di intendere, vivere e amministrare la montagna. Inattuale replicare qui ciò che in Austria funziona (è il Paese con minore disoccupazione in Europa: 4,7% fonte Eurostat giugno 2014), ma doveroso tracciare un’idea di sviluppo per i nostri versanti. La presidente della Regione Serracchiani ha annunciato che nei prossimi quattro anni metterà a disposizione delle aree montane 114 milioni di euro. Inoltre a settembre la regione aprirà gli Stati generali della montagna. Tolmezzo e la Carnia avranno l’opportunità ma soprattutto il dovere di tracciare una via, una visione che arresti lo smottamento di genti, imprese e speranze a valle, e voglia tradursi in progetti per queste Terre Alte. Lo scopo? Fare in modo che non diventino Terre Altre. Altre dal progresso, dalla qualità della vita.
E che provino, infine, a fare da modello di governance per luoghi di montagna in difficoltà.
Per fare questo dobbiamo anche spogliarci di quella che il compianto Giorgio Ferigo chiamò “Avellinizzazione” della nostra mentalità, a indicare la malapianta assistenzialistica che ha colto il carnico e il friulano dopo il terremoto ed è ben rappresentata dalle proteste in caso di neve: “Tutti avrebbero preso la pala e si sarebbero spalati la neve. Ecco, il fatto che si vada in Comune a dire “mandami lo slittone” e anzi a dirlo in modo molto duro, brusco, violento, come se il fatto che lo slittone non è ancora arrivato fosse un diritto negato, questo significa che siamo diventati, non tutti ovviamente, ma insomma molti di noi, un popolo di assistiti”, disse il medico, poeta, cantautore, intellettuale carnico di Comeglians.
Il problema è che adesso nei paesi della Carnia le mani che dovrebbero afferrare la pala sono sempre più raggrinzite, rugose, anziane, ultime sentinelle di una civiltà alpina che da questa parte rischia di dissolversi.
Per questo: adesso o mai più. Tra l’altro la riforma degli enti locali imporrà ai comuni di ragionare d’insieme, ce la faremo? Dobbiamo e vogliamo! La Carnia è punteggiata di campanili, che paiono spilli. La sfida è di trasformarli in aghi, per tessere un filo che unisca e faccia di questo lembo di terra a nord del Nordest una porta di accesso alle Alpi intere. Questa è la partita da giocare.
Una premessa, per sgomberare il campo da malintesi: smettiamola di pensare che la salvezza di questa terra possa arrivare solo dal turismo. Non abbiamo le caratteristiche per attrarre quello di massa, possiamo però predisporre offerte di nicchia.
Avanti, è ora di mettere un po’ di Carnia al fuoco! Comincio io come sindaco di Tolmezzo, ecco le prime 13 idee sotto forma di tweet.
Tolmezzo candidata Città Alpina dell’anno dopo Chamonix 2015. Con la montagna FVG sALPIamo per l’Europa! #convenzioneAlpi in Carnia
Candidatura di Tolmezzo e della Carnia come città alpina dell’anno. Sarebbe la prima del FVG si affiancherebbe e potrebbe fare rete con realtà come Maribor, Villach, Chambery, Belluno, Trento, Bolzano, Sondrio. Questo accrediterebbe Tolmezzo e la Carnia di un ruolo internazionale e ne farebbe uno snodo per le politiche europee per la montagna. (Il riconoscimento viene conferito alle città alpine che si sono distinte nell’attuazione e nella programmazione di interventi in linea con la Convenzione delle Alpi). http://www.alpenstaedte.org/it
#Zoncolandia, la nuova adrenalinic-land delle Alpi. Ciclismo, sci, downhill, skyrace, volo e il nuovo collegamento ciclabile Alpe Adria-Tolmezzo.
Nascita di ZONCOLANDIA, la terra dello sport di montagna. Sia quello classico, che adrenalinico. Oltre al volo libero (da spingere) occorre creare sullo Zoncolan piste di Downhill (discesa per mountain bike), sport in ascesa che necessità di impianti di risalita. Le stazioni sciistiche stanno facendo a gara per attrezzarsi e attrarre questo importante mondo di praticanti. Tolmezzo-Arta porte di accesso all’intero territorio ciclistico, che sotto il cappello di ZONCOLANDIA racchiude le valli.
Parto franco, non porto franco. In Carnia le prime zone a burocrazia friendly per imprese e commercio. #TerreAlteTasseBasse
Sperimentazione di zone montane a burocrazia amichevole, dove passi la pratica e il messaggio della legalità per lo sviluppo, senza favoritismi o sotterfugi, senza il doping deresponsabilizzante della burocrazia zero tout court. Non un porto franco, ma parto franco = via libera all’innovazione burocratica. Questo modello può divenire esportabile per Regione e Stato ed è spendibile per la specialità.
Saperi e sapori di montagna. Con le Alpi in tavola per le vie di Tolmezzo c’è tanta Carnia al fuoco! #AlpiDoc
Creazione a Tolmezzo di un evento annuale che faccia del centro cittadino una vetrina delle ricchezze agroalimentari, artigianali e produttive della Carnia comprese le offerte che i singoli comuni possiedono o che vogliono creare come Denominazioni Comunali (DeCo). Tolmezzo porta della Carnia o delle Alpi deve diventare un riferimento che caratterizzi la città nella percezione del turista e del consumatore legato a produzioni tipiche montane.
Tutto scorre, di nuovo anche la roggia in centro a Tolmezzo. Paesaggio urbano che produce energia (micro idroelettrico). #belloeutile
Alzare l’asticella dell’immaginazione e cominciare da piccoli interventi simbolici, come la riapertura della roggia a Tolmezzo, accompagnata da centrali mini idroelettriche. Questo da accompagnare a una moratoria sulla concessione dei permessi per le centraline idroelettriche private sui corsi d’acqua della nostra montagna.
Dalle Note in rifugio al rifugio delle note. A Tolmezzo un liceo musicale e un tecnico per il legno. Musica nuova x la scuola in Carnia. #saiefai
Specializzare l’offerta scolastica con una sezione dedicata alla musica che prosegue il percorso delle medie musicali e rafforzamento sempre nelle superiori di un indirizzo dedicato al legno.
Meno lagne più legno. Agevolazioni per uso legno da opera in edifici nuovi e da ristrutturare. #legnoagogo
Utilizzo del legno per l’edilizia secondo l’idea proposta dall’associazione industriali. Favorisce le imprese che lo estraggono e lo lavorano, migliora l’aspetto estetico e urbanistico e stimola lo sviluppo della filiera legno.
Tolmezzo e Uniud assieme per la Scuola superiore della montagna. Ricerca e studio per e nel territorio Carnico. #scarpegrossecervellofine
Attivazione di corsi universitari estivi aventi ad oggetto la montagna, in collaborazione con l’Università di Udine su energia / turismo / governo e amministrazioni locali / agricoltura / clima / comunicazione / accessibilità e trasporti.
Da digital divide a digital ride. Amaro porto e Tolmezzo snodo alfabetizzazione digitale della montagna nella Caserma delle idee. #CiSei&CiWiFi #SmartAlp
Conversione della caserma Cantore e di Palazzo Linussio in un centro eventi e in luogo d’attrazione di imprese che operano nel digitale. Agevolare borse di studio e ricerca su come la tecnologia può aiutare la vita in montagna: Smart Alps. Incubatore di buone pratiche per la montagna, trampolino per attività artigianali e agroalimentari da coniugare con la tecnologia. Allestire studi dove i “nomadi digitali”, coloro che lavorano senza scrivania, possano trovare le condizioni per attraccare in coworking.
Sentieri, oggi e domani. Land art, passeggiate della salute, Carnia capitale alpina del trekking. Walk-fitness&fun #camminachetipassa
Specializzazione del territorio nel turismo escursionistico da integrare con l’arte in itinere e tutto ciò che si può fare pedibus calcantibus. A Tolmezzo ha sede Assorifugi, l’associazione che raggruppa i rifugi alpini della regione (ma anche veneti e carinziani) che può trainare aggregazione di strutture per le attività in quota (vedi iniziative come Girarifugi, parole in rifugio ecc)
#energiafaidate: ipotesi di autonomia energetica della Carnia su modello Secab da integrare con altri produttori.
C’è in Carnia un fai da te che funziona, quello della Secab, che fornisce energia elettrica ai propri soci a prezzi anche dimezzati rispetto ai gestore nazionali. Mettere in rete chi produce energia in loco per agevolare il sistema produttivo e domestico carnico è un’utopia o l’unica via per agevolare chi già opera qui e chi potrebbe per questo venirci?
Banca della memoria. Raccolta sapere agricolo e storie degli anziani per tradurlo in corsi in orti urbani a Tolmezzo. #vecchioachi?
Recuperare il sapere orale dei tanti anziani carnici e tradurlo in una pubblicazione e in seminari che insegnino ai giovani (c’è richiesta!) come fare l’orto, introducendo orti urbani a Tolmezzo e nelle vallate. Vince la solitudine degli anziani, favorisce il recupero del territorio e crea un patto generazionale.
Rinnovabili e teleriscaldamento. Dal territorio montano energia per pubblico e imprese Cosìnt si fa! #greenenergyland
Estensione del Cosint su tutto il territorio montano, incentrando la propria azione sul tema dell’efficienza energetica delle imprese.
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