29 Ago 2014

Come può la mia azienda accedere ai fondi europei?

L’Ue fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un’ampia gamma di progetti e programmi nei settori più diversi dall’istruzione alla salute, dalla protezione dell’ambiente alla cooperazione. I fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per assicurare che il loro utilizzo sia sottoposto a uno stretto controllo e che siano spesi in modo trasparente e responsabile. Ma poter accedere […]

L’Ue fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un’ampia gamma di progetti e programmi nei settori più diversi dall’istruzione alla salute, dalla protezione dell’ambiente alla cooperazione. I fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per assicurare che il loro utilizzo sia sottoposto a uno stretto controllo e che siano spesi in modo trasparente e responsabile. Ma poter accedere a queste risorse è complesso e in molti casi tale opportunità non è stata colta pienamente dagli operatori nazionali a causa di una conoscenza limitata delle linee di finanziamento, dei metodi di valutazione comunitari o degli strumenti necessari per la presentazione di “buoni progetti”. 

Per avere maggiori chance di successo in un ambito altamente competitivo è pertanto indispensabile essere preparati e adottare un approccio strategico preciso che segua un procedimento logico, modellato sui requisiti imposti dalle autorità comunitarie e testato da esperienze precedenti.

Chi può partecipare?

Le proposte di progetto possono essere inoltrate da tutte le persone giuridiche come ad esempio imprese, università, centri di ricerca, enti pubblici e privati, Ong che si trovano o hanno la loro sede negli Stati membri o in un altro paese che partecipa al Programma.

Quali sono le 5 regole d’oro?

Ogni proposta progettuale deve contenere 5 principi fondamentali  indipendentemente dal settore e dal Programma di finanziamento:  Carattere transfrontaliero, Cofinanziamento,  Divieto di retroattività,  Divieto di profitto e Divieto di cumulo.

Quali sono le tappe?

1)      Definire gli obiettivi

Le possibilità di successo dipendono già dalla definizione degli obiettivi del progetto per il quale si intende chiedere un finanziamento. E’ necessario rispettare una certa coerenza tra gli obiettivi finanziari aziendali e quelli strutturati all’interno del programma e fare in modo che il finanziamento risulti complementare rispetto all’attività aziendale, solo in questo modo, le possibilità di accedere ai fondi aumenteranno.

2)      Individuare il finanziamento giusto

Un altro fattore molto importante consiste nell’individuazione delle opportunità di finanziamento più adeguate alla propria attività aziendale o societaria. E’ necessario essere selettivi nell’identificazione delle possibilità di finanziamento senza cercare di accedere a tutte sprecando così tempo e risorse.

3)      Presentare il progetto per il finanziamento

Questa è senz’ombra di dubbio la fase più difficile e dove una preparazione specifica può fare la differenza vista l’alta competizione. La domanda consiste normalmente di un modulo di richiesta di sovvenzione (application form), di un piano finanziario (budget form) e di diversi allegati (es. partership declaration, simplified finncial statement, activity report, legal identity form, financial identity form, ecc.).

Cosa posso fare subito?

In periodi economicamente difficili come quello in corso dove è difficile recuperare nuove risorse finanziare per avviare o ampliare i progetto della società nella quale si lavora, i fondi europei rappresentano una fonte importante soprattutto per le piccole e medie imprese. Per favorire un maggiore accesso dei soggetti italiani a questi fondi, l’ISPI organizza da tempo corsi per fornire i principali strumenti conoscitivi e metodologici per la predisposizione e valutazione di progetti comunitari e la didattica è fortemente interattiva con esercitazioni e lavori di gruppi volti all’apprendimento di efficaci tecniche di progettazione. 

I prossimi appuntamenti sono “I progetti europei. Finanziamenti e metodi di europrogettazione” che si svolgerà l’8 e 9 settembre e I progetti europei. Tecniche e strumenti di europrogettazione” che si terrà invece il 10 e 11 settembre

 

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