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Aston Martin RapidE: produzione slitta al 2019

CI VUOLE UNA SCOSSA. DOPO ALCUNI TAGLI AL PROGETTO INIZIALE, ASTON MARTIN ANNUNCIA UN RITARDO PER L’ARRIVO DELLA RAPIDE ELETTRICA: 2019 INVECE DEL 2018. LA BERLINA ELETTRICA SARA’ PRODOTTA IN 155 ESEMPLARI. L’OBIETTIVO È QUELLO DI SURCLASSARE TESLA SUL SUO CAMPO DI BATTAGLIA E DI ESSERE PRONTA AL LANCIO DELLA CONCORRENTE PORSCHE.

Aston Martin annuncia che il lancio della Aston Martin RapidE è ritardato al 2019 (invece del previsto arrivo nel 2018). Ciò dipende dall’uscita dal progetto del partner cinese LeEco, con cui era stato firmato nel febbraio 2016 un memorandum of understanding. La casa inglese avrebbe sfruttato la tecnologia prodotta dal gigante cinese tecnologico per RapidE e per il Suv DBX mentre LeEco sulle vetture di Faraday Future e per un altro brand per il mercato interno.

Invece l’azienda cinese ha abbandonato la partnership ma Aston Martin si è assicurata l’aiuto di Williams Advanced Engineering, azienda che orbita attorno al team Williams Formula One.

Nonostante l’iniziale progetto prevedesse la costruzione di 400 unità annue, per arrivare poi ad offrire successivamente una super versione da oltre 1000 CV, l’Aston RapidE (meccanicamente basata sulla Rapide AMR presentata al Salone di Ginevra 2017) sarà prodotta in in 155 unità totali (800 cavalli e un’autonomia di circa 200 miglia, pari a 360 chilometri), molte delle quali saranno vendute in Cina, mercato attento ai problemi di inquinamento ambientale e dove anche Tesla – unico serio contender al momento – fa già ottimi risultati.

Come dichiara Andy Palmer, AD del marchio inglese, “RapidE rappresenta un futuro sostenibile in cui i valori di stile seducente e prestazioni superiori di Aston Martin non coesistono insieme a una nuova powertrain a zero emissioni, ma sono migliorati da essa. Il motore a combustione interna è stato al centro di Aston Martin per più di un secolo e continuerà ad essere per gli anni a venire. RapidE mostrerà la visione, il desiderio e la capacità di Aston Martin di abbracciare con successo il cambiamento radicale, offrendo una nuova tipologia di auto che rimane fedele al nostro carattere e delizierà i nostri clienti“. Un esperimento, insomma, per vagliare quanto il mercato possa essere pronto a questo genere di novità.

Pochissimi i dettagli noti per questa pietra miliare inglese, se non la consueta collaborazione già ripetuta con Williams Advanced Engineering proprio per il comparto elettrico oltre che aerodinamico (di derivazione F1 e FE). Dato l’obiettivo dichiarato di posizionare RapidE al di sopra del modello top di Tesla (la P100D), probabile che questa versione elettrica sia più vicina alla versione AMR da 600 CV che alla S da “appena” 560. Nessuna menzione per l’altro valore importante per questo genere di veicoli, ovvero la percorrenza massima.

Certa è invece la richiesta di pagamento anticipato del 10% sul valore totale della vettura (di circa 225 mila euro) per chi volesse preordinala da oggi, prima che la rarità la faccia da padrone non rendendola più disponibile. Proprio il valore economico è comunque sfavorevole alla casa di Gaydon: la controparte di Palo Alto è venduta a 160 mila euro.