Vodafone accende il 5G in 5 città in Italia

Vodafone annuncia di aver acceso le reti mobili di quinta generazione in cinque città in Italia: Milano, Bologna, Torino, Roma e Napoli. Le tariffe, i tempi, gli smartphone: ecco tutto quello che dovete sapere

Il 5G di Vodafone (foto: Oliver Berg/picture alliance via Getty Images)

Vodafone taglia per prima il traguardo del 5G in Italia. La compagnia di telecomunicazioni ha acceso oggi, 5 giugno, le antenne delle reti mobili di quinta generazione in cinque città in Italia: Milano (e la cintura dei 28 comuni dell'hinterland), Torino, Bologna, Roma e Napoli. Entra nel vivo la trasformazione dell'industria delle telecomunicazioni verso il paradigma del 5G.

Entro due anni copriremo le prime 100 città principali in Italia”, ha spiegato l'amministratore delegato di Vodafone, Aldo Bisio. La rete viaggerà sulle frequenze 3.700 megahertz, il blocco utile per sviluppare reti internet mobili in banda ultralarga, pagato 1,3 miliardi all'asta dello scorso settembre. A Milano le reti 5G sperimentali erano attive da novembre 2018, all'interno del test con il ministero dello Sviluppo economico (sono state completati 33 casi di studio su 41).

E ora arriva il lancio commerciale, che piazza l'Italia come quinto paese al mondo ad aver attivato le reti 5G, dopo Stati Uniti, Corea del Sud, Svizzera e Gran Bretagna. Per usufruire delle nuove connessioni, però, servirà uno smartphone ad hoc.

Le proprietà della rete

La rete vuole rispondere alla moltiplicazione per tre del traffico dati entro il 2022.La velocità è di 10 gigabit al secondo. “A Natale saremo in grado di moltiplicare per 10 la velocità della rete 4.5”, ha annunciato Bisio. La latenza, ossia il tempo di risposta da un punto all'altro, è di 5 millisecondi, contro i 30 millisecondi della rete 4G, “per sprigionare la parte applicativa e critica della guida assistita e autonoma”, ha aggiunto l'ad.

In aggiunta, quella 5G sarà una rete più robusta. “Tipicamente si perdono tre pacchetti ogni 100/1.000 pacchetti mentre con il 5G ne perderemo 3 ogni miliardo”, ha precisato il manager. La rete diventa più robusta e può servire applicazioni critiche come la gestione dei treni o per la sensoristica di reti elettriche e idriche. Infine la densità: dal 4G, che serve 10-20mila sensori per singola cella si passa a una rete che può gestire un milione di sensori, rispondendo al boom di oggetti connessi dell'internet delle cose.

Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia (Vodafone)

La strategia

Vodafone non accenderà il 5G in altre città italiane nel 2019.Da qui alla fine dell'anno si consolidano le attività nelle cinque capolista. Poi, dal 2020, arriverà un'altra infornata di “40-50 città”, ha precisato Bisio, che raddoppieranno nei dodici mesi successivi. Il faro è acceso sui principali centri italiani e sulle località turistiche dello Stivale.

In parallelo il gruppo inglese lancerà il roaming in 5G in quattro paesi ormai prossimi al lancio commerciale delle nuove reti: oltre all'Italia, la Gran Bretagna (dove per un soffio Vodafone si è vista sfilare il podio da Ee), Germania e Spagna.

L'adozione dello standard di quinta generazione dipenderà dalla diffusione degli smartphone abilitati a ricevere il segnale. Sarà il prezzo a fare la differenza. “L'indicatore più importante per penetrazione del servizio è curva di abbattimento dei prezzi dei telefono – è la tesi di Bisio –. Se seguisse quella del 4G, allora potremmo avere quote importanti entro il 2021 nelle aree indirizzate. Pensiamo a un 30-40% di ordine di grandezza della copertura in un anno e mezzo-due”.

Noi vedevamo nel 2016-2017 l'aggiunta di un milione di clienti al mese. Ci aspettiamo lo stesso per il 5G: in tre anni e mezzo l'80% clienti sul 5G”, ha aggiunto il numero uno.

Fornitori del gruppo di telecomunicazioni restano Huawei e Nokia, in un “mix bilanciato”, ha detto Bisio: “Non c'è nessuna ipotesi di rallentamento. L'accesso radio è un rischio gestibile, ogni torre è segregabile”. Entro l'estate, inoltre, Vodafone conta di chiudere l'accordo con Tim per condividere le torri di tramissione (oggi convivono già in 10mila strutture) ed effettuare il backhauling mobile per allargare la copertura delle reti di quinta generazione.

Le tariffe

Vodafone ha già lanciato nei mesi scorsi cinque tariffe 5G ready (quattro mobili e una convergente), ossia che comprendono già il passaggio dei dati alle nuove reti. Vanno da un minimo di 14,99 euro a un massimo 37,99 euro.

Chi ha un piano che non comprende il 5G, ha due opzioni: o passa alle tariffe dedicate (che comprendono costi di migrazione) o aggiorna il suo piano con un'aggiunta di 5 euro al mese (salvo il primo, che è gratis). Stessa politica per le tariffe business (in questo caso, quelle già abilitate sono della famiglia Black).

Dopo mesi di guerra al ribasso dei prezzi, spinta dall'ingresso sul mercato italiano di Iliad, il 5G riporta verso l'alto l'asticella delle tariffe. È un potente salto in avanti nelle connessioni ed è una tecnologia costata molto alle compagnie, sia per le licenze (nel complesso, l'asta del 5G ha fruttato 6,55 miliardi di euro allo Stato, due in più rispetto alle previsioni) sia per gli investimenti in sperimentazioni.

Al momento il servizio fa più gola a chi fa un uso spinto dei dati via mobile, come chi viaggia molto, oppure gioca o guarda molti video in streaming dallo smartphone. Solo il traffico video, a inizio 2019, divora già il 70% del consumo di dati.

L'incognita è il prezzo degli smartphone 5G: prima scenderanno, prima ci saranno più clienti pronti a sottoscrivere un upgrade in bolletta. L'attesa è che dopo l'estate si affaccino sul mercato modelli più convenienti (Xiaomi in testa), con l'obiettivo di fare incetta di ordini a Natale. A quel punto nel 2020 ci sarebbe anche in Italia una platea di cliente sufficientemente larga pronta a connettersi in 5G.

I test

Nel frattempo continuano le sperimentazioni nell'ambito del bando del ministero dello Sviluppo economico, che ha assegnato a Vodafone Milano come banco di prova. Dei 41 test sulla carta, 33 sono già stati avviati in 5G. Resta scoperto il capitolo trasporti e logistica, che paga lo scotto di un lento avvio delle prove sul campo di automobili a guida assistita o a guida autonoma.

Le sperimentazioni si chiuderanno entro il 30 giugno 2020 e ora Vodafone deve produrre anche un rapporto sull'impatto sociale ed economico delle tecnologie.

E gli altri?

Dopo l'exploit di Vodafone, gli altri operatori dovranno accelerare il passo per non perdere competitività. In vista c'è l'accensione delle reti 5G da parte di Tim, che l'amministratore delegato, Luigi Gubitosi, ha collocato “tra giugno e luglio”.

Wind Tre non anticipa date, ma fa sapere a Wired di essere a “un livello molto avanzato con la rete 5G, a partire dalle grandi città italiane”. Gli investimenti pianificati sul quinquennio ammontano a 6 miliardi. E con Open Fiber il gruppo è impegnato in sperimentazioni a L'Aquila e Prato nella sperimentazione 5G del Mise.

[articolo aggiornato alle ore 19.06 del giorno 5 giugno 2019 con le informazioni di Wind-Tre]