BARI - Sarà una nuova società, una Newco controllata da Acquedotto Pugliese che manterrà il primato della governance, ad occuparsi del recupero delle perdite di rete della risorsa idrica in 94 Comuni pugliesi. L’investimento complessivo è di 637 milioni di euro e servirà per la suddivisione dei sistemi distributivi in distretti, l'implementazione di tecnologia avanzata e per la sostituzione di circa 1.600 chilometri di rete in sei anni, circa un quarto del totale. L'investimento non graverà sulle tasche dei cittadini perché "gli interventi diretti al recupero delle perdite - spiega Aqp - potranno trovare la loro compensazione nella tariffa del servizio». Il partner industriale verrà selezionato attraverso una gara che, dopo una fase di qualificazione, prevederà lo studio della rete Aqp da parte dei partecipanti alla selezione con presentazione di un piano economico-finanziario sostenibile. La scelta finale, entro l’estate 2020, avverrà sulla base della qualità dell’apporto tecnologico, progettuale, gestionale, finanziario. Il progetto, illustrato oggi dal presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia, dall’amministratore delegato, Nicola De Sanctis, e dal consigliere d’amministrazione Luca Perfetti, consentirà immediatamente una riduzione delle perdite (attualmente oltre il 50%) stimata nel 20-25% grazie all’utilizzo di nuova tecnologia, sensori intelligenti, in grado di controllare le pressioni e contemporaneamente monitorare la rete per la successiva sostituzione dei tronchi vetusti e deteriorati.

«L'Acquedotto più grande d’Europa si candida ad essere anche il più tecnologicamente avanzato» ha detto l’ad De Sanctis. L'investimento rientra nel più ampio piano di risorse stanziate da Aqp, pari a 1,4 miliardi di euro fino al 2024, più delle metà delle quali per progetti su reti idriche e fognarie. «Il prossimo decennio - ha dichiarato il presidente Di Cagno Abbrescia - sarà strategico per far fronte alle perdite di rete. Si tratterà di dare un impulso determinante verso la loro riduzione, un contributo diretto in difesa dell’acqua, risorsa tanto preziosa e necessaria, e dell’ambiente».

LA REPLICA DI AMATI - «La progettazione per i lavori di ricerca perdite e risanamento delle reti, autorizzati dall’Autorità Idrica per circa 640 milioni, è già oggetto di gara che potrebbe concludersi nei prossimi giorni». A sostenerlo è Fabiano Amati (Pd), presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale della Puglia, ritenendo che «servano le dimissioni del CdA e dell’amministratore delegato». «Leggendo alcune determine - spiega - ho scoperto che c'è già una gara in corso per svolgere gli stessi compiti che Aqp ha annunciato di voler affidare a una Newco, cioè il recupero delle perdite di rete. In sostanza la nuova società con i privati dovrebbe fare attività di progettazione già in procedura di gara e che potrebbe essere aggiudicata nei prossimi giorni».

«Le questioni - prosegue Amati in una nota - sono due: o i manager di Aqp pensano di annullare la gara in corso, ma ciò sarebbe in contraddizione con la volontà di accelerare, oppure tutte le giustificazioni addotte sono menzogne e l’unico obiettivo è quello di privatizzare l’attività principale del nostro glorioso Acquedotto, cioè la gestione e manutenzione delle reti in esercizio. A questo punto - conclude - mi pare indispensabile che il presidente Michele Emiliano interrompa il suo silenzio sull'argomento, riconquisti la solita loquacità, annunci la revoca di tutte le cariche di vertice e nomini un amministratore unico dotato di sapienza nel servizio idrico integrato e d’ignoranza nella composizione delle liste elettorali». 

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