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Hera, piano da 116 milioni per Padova

Potenziamento del depuratore di Ca’ Nordio, rinnovo di mezzi per la raccolta rifiuti e sviluppo dei contatori gas intelligenti

di Luca Preziusi
2 minuti di lettura

Circa 116 milioni in 5 anni. Questo l’investimento previsto per Padova dal piano industriale di Hera, la multiutility partecipata dal Comune.

Un impegno che arriva grazie a un utile per azione in crescita di circa il 5% all’anno (dal 2016 al 2021) e alle previsioni del precedente documento strategico. Martedì il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano e l’amministratore delegato Stefano Venier lo hanno presentato alla commissione consiliare “Politiche Economiche e Comunicative” presieduta dal consigliere dem, Nereo Tiso.

Acqua. Nei 15 anni dalla nascita del Gruppo Hera, la multiutility ha già investito circa 5,5 miliardi di euro nei vari territori serviti. Di questi, con l’ingresso di AcegasApsAmga nel gruppo, a partire dal 2013, circa 70 milioni hanno interessato Padova. Dei 116 milioni previsti fino al 2021, 21,6 sono quelli sostenuti nel 2017 e oltre 24 i pianificati per l’anno in corso. In tutto saranno investiti 72 milioni nel servizio idrico (reti, fognature, depurazione), 21 nel settore gas e 18 nell’ambiente (ulteriori 5 milioni tra tutti e tre i servizi). Per quanto riguarda l’idrico, sono tre i progetti più rilevanti: il potenziamento del depuratore di Ca’ Nordio, l’adeguamento della rete fognaria in chiave anti-allagamenti e un importante intervento di interconnessione acquedottistica in ambito regionale, per distribuire in tutto il territorio un’acqua più buona e sicura.

Ambiente. La maggior parte dei 18 milioni di euro previsti, saranno spesi per i servizi di raccolta e spazzamento. In particolare, entro il 2021, ci sarà la sostituzione di una parte dei contenitori dei rifiuti e il rinnovo del parco automezzi per completare l’adeguamento alla categoria Euro 6. Sempre a supporto dei servizi di raccolta è previsto un consistente intervento di potenziamento di HergoAmbiente, la piattaforma che consente una gestione completamente informatizzata della raccolta rifiuti, attraverso un tag posizionato su ogni contenitore.

Gas. Qui il progetto più rilevante sarà lo “smart metering” , ossia la sostituzione di contatori di vecchia generazione con nuovi misuratori digitali (45mila sostituzioni fino al 2021). Negli ultimi 2 anni sono stati cambiati circa 35 mila contatori che possono già essere letti a distanza. Scopo finale del progetto è quello di raggiungere un nuovo rapporto fra risorsa naturale e cittadino per avere consumi più consapevoli e forniture più sicure.

Reazioni. «Le questioni poste dall’amministrazione hanno riguardato la strategia dei rifiuti e del loro smaltimento attraverso l’inceneritore, le tariffe ridotte per le famiglie in difficoltà e la raccolta differenziata – ha spiegato il presidente della commissione Nereo Tiso –. La prospettiva della chiusura di una o due linee del termovalorizzatore padovano però non sembra interessare ad Hera, che pensa invece ad investimenti tecnologici per il maggior riciclo e la trasformazione dei rifiuti riciclabili (sull’inceneritore la spinta è arrivata soprattutto da Coalizione Civica, ndr). Anche arrivare al 100% di raccolta differenziata è considerata troppo onerosa in termini di smaltimento. Ovviamente loro fanno l’interesse della società, ma noi punteremo a ottenere il massimo facendo da pungolo alla controllata AcegasApsAmga».

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