Economia

Lgh, investimenti per 172 milioni entro il 2024

Sono quattro i pilastri del piano industriale. In fase di valutazione fusioni ed acquisizioni
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Economia circolare, sinergia con A2A, sviluppo di un nuovo modello di partnership con i soci e nuove operazioni di aggregazione sono i quattro pilastri su cui si fonda il Piano industriale 2020-24 di Linea Group Holding (Lgh), approvato dal Consiglio di amministrazione della utility attiva sui territori di Cremona, Lodi, Pavia e Brescia. «Oltre a conoscere e interpretare le esigenze di imprese, enti e comunità locali - commenta il presidente Giorgio Bontempi - oggi affianchiamo con forza una seconda e nuova vocazione perché vogliamo con determinazione valorizzare un’importante seconda indentità, ovvero quella di essere l’utility green capace di dialogare con ancora maggiore intensità con tutte le realtà locali che vedeono e credono nelle soluzioni create dalle nuove tecnologie per rispettare l’ambiente circostante e i territori».

I principi che ispirano il nuovo piano industriale di Lgh contemplano un forte impegno del gruppo controllato da A2A sul bioenergy, con un particolare focus sulle biomasse, il biofuel e il minidro. «Ambiti di concreto sviluppo nel Sud della Lombardia», garantiscono dal quartier generale di Cremona. Gli obiettivi del progetto industriale di Lgh sono ambiziosi. A fronte di investimenti per 172 milioni di euro, la società intende raggiungere nel 2024 un Ebitda (utile al lordo di ammortamenti, svalutazioni, interessi e tasse) pari a 63,8 milioni, con un Ebitda cumulato 2020-24 di 292,4 milioni di euro. «Grande rilevanza - puntualizza una nota ufficiale - avranno le iniziative di sviluppo. Gli investimenti ammonteranno ad oltre 172 milioni di euro nei comparti Ambiente, Reti e calore ed Efficienza energetica» E saranno realizzati pressoché nelle province di Cremona, Lodi, Pavia e Brescia.

«Ci concentriamo su dei segmenti di crescita che abbiamo individuato grazie al lavoro svolto in questi mesi - aggiunge l’amministratore delegato Claudio Sanna -. Ci poniamo anzitutto l’obiettivo a breve-medio termine di crescere ulteriormente nel comparto del bioenergy, anche attraverso acquisizioni».

Sono una trentina le operazioni di acquisizione e fusione sotto la lente del management di Lgh. «È nostra intenzione, inoltre - chiude l’a.d. - spingere ulteriormente sull’efficienza energetica per le industrie del territorio: la prospettiva è quella di comunità capaci di rispondere alle sfide energetiche anche dall’interno, con elevata autonomia, per sopperire a fattori imprevedibili, come l’epidemia Covid-19 ci sta insegnado. Andiamo verso il 2024 con una visione concreta e capace di creare valore».

Il piano industriale di Lgh, che ha origine dalle attività messe in campo con la partnership industriale con A2A e nei risultati economici raggiunti in questo primo quadriennio in sinergia, vanta ora le condizioni per un sviluppo coerente con la nuova vocazione del gruppo di «vera e propria utility green». Non a caso, nel corso dell’ultima assemblea dei soci del gruppo, è stato approvato il bilancio 2019 che prevede la distribuzione ai soci di un dividendo di 12 milioni di euro, in linea con la cedola deliberata nell’esercizio precedente, seppur a fronte dell’uscita dal perimetro di consolidamento della società di vendita gas/energia Linea Più (ora in A2A Energia).

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