Di vele non ne mancheranno. Ben quattro quelle da far gonfiare per dirigere Asp verso nuove rotte. Al timone è arrivato Livio Negro: 54 anni, il neopresidente, appassionato di virate e strambate, dovrà ora cimentarsi tra i marosi in cui multiutility astigiana è abituata a navigare.

Imprenditore in società che si occupano di sistemi informatici complessi (sottolinea di non essere contitolare di Dedalus, come era stato riportato), è stato nominato insieme agli altri due componenti del cda Asp.

Nell’equipaggio, l’architetto Andrea Morando e Monica Primitivi, dipendente regionale.

Il passaggio di consegne tra una settimana ma Negro, è già salpato verso il suo nuovo incarico. «Non sarà una sfida facile. Massimo entusiasmo da astigiano - commenta - la voglia di operare è tanta in un’ottica di creare sinergie con un’attenzione al lavoro sul territorio, ai livelli di servizio».

Originario di Valleandona, Negro parla di una sorta di scelta di vita: «Sarò più presente ad Asti per dedicare tempo all’azienda - aggiunge - una municipalizza deve fare bene due o tre cose. Come migliorare gli aspetti legati alla città, dal sistema di raccolta rifiuti alla pulizia o rendere efficienti i trasporti»

E una riflessione sul rapporto con la parte privata dell’azienda: «E’ una presenza significativa, avere un partner privato è una grande possibilità - dice - ha fatto investimenti importanti a suo tempo che attirano l’attenzione su Asti».

Non poteva mancare anche un riferimento alle vicende del Teleriscaldamento: «Ho seguito la questione da cittadino ma senza farmi una idea precisa - sottolinea - ogni ragionamento su questo aspetto deve tenere conto del singolo progetto valutando che ogni efficientamento sia reale».

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