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FCA, si conclude l’era Marchionne

25 Luglio 2018

Negli ultimi anni il manager italo-canadese ha guidato FCA fuori da una crisi che sembrava irreversibile. Ripercorriamo le tappe principali dei suoi quattordici anni alla guida dell’azienda torinese

“Le condizioni di Sergio Marchionne sono purtroppo peggiorate e non gli permetteranno di rientrare in FCA”. Queste le parole con cui John Elkann si è rivolto a tutti i dipendenti del gruppo per avvisarli del precipitare dello stato di salute del manager, morto oggi a Zurigo nell’ospedale in cui era ricoverato dal 27 Giugno. Una lettera accorata, in cui il nipote di Gianni Agnelli ha spiegato le ragioni che hanno portato il gruppo a nominare Mike Manley – in precedenza Presidente del marchio Jeep – nuovo Amministratore Delegato di FCA. Ripercorriamo insieme la storia aziendale di Sergio Marchionne, un uomo che spesso ha diviso l’opinione pubblica ma che – non si può negarlo – ha segnato un’era.

Marchionne Elkann Mocauto

Foto Di Alessia Pierdomenico

Sergio Marchionne. I primi passi nel gruppo Fiat.

1 giugno 2004. È il giorno in cui Sergio Marchionne, dopo alcuni mesi passati nel Cda, diventa amministratore delegato del Gruppo Fiat, succedendo a Giuseppe Morchio. Il suo difficile compito è quello di risollevare un gruppo in ginocchio, con vendite e ricavi in netto calo e un bilancio che registra un indebitamento di quindici miliardi.

14 febbraio 2005. Una data significativa nella storia di Sergio Marchionne alla guida del gruppo Fiat. Dopo una lunga trattativa l’amministratore delegato riesce a chiudere il rapporto con un colosso del mercato automotive d’oltreoceano: General Motors. Il sodalizio, cominciato nel 2000, prevedeva l’obbligo da parte di GM di acquisire il 100% del gruppo piemontese qualora dall’Italia avessero deciso di vendere il capitale agli americani, operazione tecnicamente denominata put option. In questo modo la casa automobilistica italiana, liberando dai suoi obblighi una GM a sua volta tutt’altro che in salute, riesce a incassare due miliardi e a evitare l’acquisizione.

Sergio Marchionne. Il rilancio del gruppo.

L’anno successivo il manager italo canadese assume la guida di Fiat Auto lanciando un piano di rinnovamento il cui simbolo è indubbiamente il rilancio della Fiat 500 – presentata a luglio del 2007 – firmata da Roberto Giolito e dal vulcanico Lapo Elkann. Un primo scossone alla parabola discendente del marchio, una decisa inversione di marcia, il primo mattone per il risanamento dell’azienda.

30 aprile 2009. Il Gruppo Fiat firma l’accordo con l’americana Chrysler, in un contesto complicato per il mercato automobilistico americano. Un’operazione nata sotto l’egida dell’amministrazione Obama e che consente alla casa piemontese di entrare in possesso di una quota dello storico marchio a stelle e strisce.

Marchionne Manley Jeep Mocauto

Sergio Marchionne. La nascita di FCA.

2 gennaio 2014. Fiat acquisisce la totalità del pacchetto azionario di Chrysler Group. Il 29 gennaio il Consiglio di Amministrazione dell’azienda torinese approva la riorganizzazione societaria: nasce ufficialmente Fiat Chrysler Automobiles, che il 14 ottobre dello stesso anno viene quotata a Wall Street. Fra queste due date – a marzo – debutta al salone dell’automobile di Ginevra un auto che rappresenta un ulteriore passo in avanti nel consolidamento del gruppo e delle strategie industriali: Jeep Renegade. È concepita per essere un modello destinato alla vendita in tutto il mondo, un’intuizione che si è successivamente concretizzata, consentendo a Jeep di diventare il marchio di punta del Gruppo.

Sergio Marchionne. L’ultimo piano industriale

1 giugno 2018. Un giorno che passerà alla storia come il lascito di Sergio Marchionne al gruppo guidato per quattordici anni. Viene presentato il nuovo piano industriale FCA, dopo un triennio in cui il Gruppo è riuscito a rilanciare anche il marchio Alfa Romeo grazie a due auto che ottengono un grande successo: Giulia e Stelvio, il primo SUV prodotto dalla casa del biscione. Un piano industriale ambizioso che ora saranno altri a dover concretizzare, proseguendo il lavoro di consolidamento del Gruppo – oggi il settimo al mondo nel mercato automotive – nello scenario internazionale.

Marchionne Mocauto

Foto di Antonello Marangi