Social network, cosa fare se ti rubano l’identità

Non capita tutti i giorni di svegliarsi e scoprire che il proprio profilo social è diventato un punto di riferimento di appassionati di wrestling. Ecco come riprendersi i propri account

Non capita tutti i giorni di svegliarsi e scoprire che il proprio profilo social è diventato un punto di riferimento per appassionati di wrestling. È quello che è successo al mio account Instagram jackieroutes, un modesto profilo con una ventina di foto e poco più di 150 follower. Un bottino modesto per un hacker che intendesse utilizzare i follower altrui per catalizzarli sulla propria nuova piattaforma. Eppure jackieroutes ha convinto l’ignoto pirata informatico con i suoi scenari bucolici, i risi in primo piano e le scene domenicali (rigorosamente in canottiera) sul litorale romano: “È lui il prescelto”, si sarà detto, prima di cambiare nickname, password e email di riferimento. Con un nuovo indirizzo battente bandiera russa. Il risultato di questa curiosa storia di pirateria informatica ha prodotto effetti divertenti e grotteschi.

Con il nuovo profilo wwe_real_official che, evidentemente, ha deciso di raccontare le attitudini vacanziere di un wrestler in libera uscita tra il Golfo di Napoli, l’Abruzzo e Torvaianica.

Ma la storia ha anche un carattere inquietante e spiega come i profili social non siano dei porti sicuri. In caso di problemi, molti utenti non riescono a mettersi in contatto con la piattaforma e il profilo resta sospeso nel limbo di una segnalazione che (forse) non arriverà mai. Nel mio caso a poco è servita la denuncia presentata alla Polizia: dopo due settimane dal furto, l’ex profilo jackieroutes è ancora lì.

Ma come ci si deve comportare nel caso di furto del proprio profilo sui maggiori social network? Quali sono i portali che offrono un miglior servizio clienti in caso di hackeraggio?

InstagramL'applicazione sviluppata da Kevin Systrom e Mike Krieger presenta un’assistenza macchinosa che non aiuta chi ha subito il cambio delle credenziali d’accesso. Se, per motivi di privacy, si è deciso di non mettere il proprio numero di telefono e l’unico mezzo d’accesso è l'email e il nickname (modificati dall’hacker), la questione è intricata e l’assistenza fornita da Instagram risulta insufficiente. Nonostante molti utenti abbiano lamentato il furto d’identità, anche tra i commenti dei post pubblici nella pagina Instagram su Facebook, in pochi pare abbiano risolto la situazione in tempi ragionevoli.

FacebookLa creatura di Mark Zuckerberg ha deciso d’introdurre un aiuto per tutti coloro che non riescano più ad accedere al proprio account: la possibilità di contattare da tre a cinque amici da sentire in caso di problemi. In ogni caso, qui la segnalazione di un contenuto risulta più esauriente di quella di Instagram, che si limita a sole due opzioni:

Sul fronte-Facebook s’è anche espresso il Garante della Privacy, che ha riconosciuto il diritto dell’utente di conoscere tutti i dati che lo riguardano, comprese le foto e le informazioni — riferite alla sua persona — presenti nel profilo rubato.

TwitterNel mondo dei cinguettii il servizio è ben strutturato e aiuta a segnalare il furto d’identità anche se s’è perso il controllo delle credenziali del profilo. Nella sezione impersonation, Twitter mette a disposizione un modulo in cui raccontare il proprio problema con ben sei opzioni possibili. Se jackieroutes fosse stato su Twitter, forse, i wrestler sarebbero stati sgamati più facilmente.

GoogleIl servizio email di Google mette a disposizione un’assistenza curiosa, che invita a rivolgersi direttamente all’FBI nel caso fosse in atto un tentativo di impadronirsi della propria identità. Google suggerisce poi un’interazione “con l’associazione dei consumatori più vicina”. Insomma, se non riuscite a risolvere i vostri problemi con il Federal Bureau of Investigation potrebbe riuscirci il Codacons.