EDITORIALE C'è un tempo per ogni cosa — di Paolo Naso (Docente di Scienza politica all’Università Sapienza di Roma)
Dopo lo scempio democratico del 6 gennaio, quando rispondendo all’appello del Presidente Trump un’orda eversiva e sovranista ha fatto irruzione a Capitol Hill, da più parti si invoca la riconciliazione nazionale. No all’impeachment, quindi, e no alla contrapposizione frontale, ma sì alla politica della ricucitura e del dialogo. — Leggi l'articolo sul nostro sito!
SPECIALE • Data Journalism — di Michele Lipori (Redazione Confronti)
Se Donald Trump continua ad essere il candidato preferito dei cristiani bianchi, Joe Biden, al contrario, è stato il candidato preferito tra tutti gli altri gruppi religiosi, compresi i protestanti neri, i cattolici ispanici, gli ebrei e le persone religiosamente non affiliate. — Leggi l'articolo sul nostro sito!
––––––––––––––––––––––––––––– Il video –––––––––––––––––––––––––––––
Il pastore battista Raphael Warnock, dalla chiesa battista Ebenezer di Atlanta (dove ha predicato anche Martin Luther King) nel suo primo sermone da quando è stato eletto senatore per lo Stato della Georgia (il primo afroamericano), ha citato i fatti di Capitol Hill della scorsa settimana, definendo i manifestanti dei “rivoltosi”. Il pastore ha inoltre affermato:
«Quella a cui abbiamo assistito è una rozza e irosa dimostrazione di forza, con un’irruzione irrispettosa e violenta in quella che è la casa del popolo da parte di alcuni [manifestanti] che hanno ostentato bandiere confederate e altri simboli di un vecchio ordine mondiale che sta scomparendo».
––––––––––––––––––––––––––––– Gli appuntamenti della settimana –––––––––––––––––––––––––––––
Dopo il volume dedicato in questa stessa collana a Leonard Cohen, Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini si mettono alla ricerca degli elementi etici e religiosi presenti in uno degli eroi più noti e amati del fumetto italiano, il cowboy Tex Willer, ranger abilissimo nel maneggiare la Colt, amico dei pellerossa, antischiavista e avversario di ogni ingiustizia.
«Accade nella Creazione e accade nelle sale cinematografiche quando un fascio di luce attraversa il buio per portare sullo schermo una storia: simbolica coincidenza che induce a riflettere sul lungo e proficuo rapporto tra Bibbia e cinema».
Peter Ciaccio racconta in queste pagine la meravigliosa storia del proficuo connubio tra cinema e Bibbia che ha fornito all’industria cinematografica una chiave narrativa universale con cui parlare a milioni di spettatori.
L’America sembra essere tutto e il contrario di tutto: progressiva e reazionaria, pacifista e imperialista, libertaria e autoritaria, ottimista e paranoica. Come è possibile? La tesi di questo libro è che una simile identità si fonda sullo spazio (non sul tempo, come in Europa) e, soprattutto, su due rappresentazioni opposte di esso: la prima, derivante dalla matrice della frontiera, vive sulla continua necessità di invenzione di nuove dimensioni spaziali allo scopo di risolvere i conflitti; la seconda invece, basata sulla matrice puritana, percepisce lo spazio vuoto come fonte del male e dunque opera ossessivamente per controllarlo, catalogarlo, misurarlo.
Film e fumetti dalla frontiera — di Valeria Brucoli (Redazione Confronti)
Un viaggio durato 21 giorni tra fame, sete, carcere, assalti di bande criminali ma anche amicizia e solidarietà, quello di Flaviano Bianchini nei panni di Aymar Blanco, peruviano proveniente da Pucallpa, deciso ad attraversare la frontiera tra Messico e Stati uniti e raggiungere finalmente il sogno americano. Dall'omonimo romanzo la graphic novel disegnata da Giovanni Ballati che traduce in immagini il viaggio reale dell’autore lungo le rotte dei migranti.
Il confine tra Messico e Stati Uniti si estende per tremiladuecento chilometri, più di un terzo dei quali segnati dal muro fortemente voluto da Donald Trump. Una cicatrice che spacca in due il corpo dell'America, talvolta anche quello di chi tenta di attraversarlo. La cicatrice nasce dal viaggio fatto dagli autori in questi territori, per raccogliere immagini e testimonianze dirette di una realtà complessa, dove violenza e umanità si scontrano ogni giorno.
La serie porta le telecamere nelle vite di otto immigrati provenienti da Honduras, Messico, Colombia, Laos, Israele, e Mauritania, per documentare l’impatto che le politiche migratorie di Trump hanno avuto sulle loro famiglie, la paura costante della deportazione, il dolore della separazione, e la speranza in un futuro in cui i loro diritti saranno finalmente riconosciuti.
L'opera prima della regista messicana ha inaugurato il 38° Torino Film Festival, portando sul grande schermo il dolore condiviso di un intero paese incarnato in Magdalena, che intraprende un lungo viaggio per scoprire cosa sia accaduto a suo figlio, di cui non ha avuto più notizie, dopo che ha lasciato il Messico per andare negli Stati Uniti.
Se vogliamo essere padroni del nostro futuro, dobbiamo fondamentalmente porre la domanda sull'oggi. Ecco perché, per me, la filosofia è una specie di giornalismo radicale.
Michel Foucault
Redazione weekly
Luca Attanasio, Mauro Belcastro, Giuseppe Bellasalma, Valeria Brucoli, Samuele Carrari, Marzia Coronati, Daniele Gomel, Asia Leofreddi, Michele Lipori, Alessia Passarelli, Claudio Paravati, Luigi Sandri, Stefania Sarallo, Sara Turolla, Ilaria Valenzi.