Come per il Leicester di Ranieri, pronto a vincere il campionato inglese, nessuno avrebbe scommesso un euro sulla promozione del Crotone in Serie A. Invece è successo già ieri sera con largo anticipo rispetto alla fine del campionato. Ed è la prima volta che succede alla città di Rino Gaetano e Pitagora. La festa è cominciata a Modena, a quasi mille chilometri da casa e prosegue oggi in città in un piazzale che si chiama Ultras, ovviamente vista mare, in Calabria.
CROTONE
Crotone, 60mila abitanti e secondo le statistiche non il migliore posto dove vivere in Italia, è rossoblù da settimane, da quando il sogno ha cominciato a farsi più vicino alla realtà. La promozione è stata assicurata dal punto fatto a Modena, un pareggio che ha portato a 13 lunghezze la distanza con la terza in classifica, il Trapani. La matematica dice Serie A, l’allenatore del miracolo, il 40enne croato Ivan Juric, vuole anche il primo posto. A poterlo insidiare c’è il Cagliari, ora secondo.
IL CAMPIONATO
Una Serie B che vede quest’anno il sud a trionfrare. A quattro giornate dalla fine le prime posizioni sono di Crotone, Cagliari, Trapani, Pescara e Bari. Tre cambiano categoria a fine stagione. Il Crotone si augura di farlo con l’allenatore che l’ha portato alla A, ma pare piaccia al Genoa del suo mentore Gasperini. Altro problema sarà lo stadio, buono per la provincia (pare ci sia un tifoso settantenne che ogni domenica lancia un chilo di sale in campo), ma quanta gente possono portare squadre con Juve, Milan e Inter? Più dei 9500 posti attuali.
I SOLDI
La questione la deve affrontare, con il futuro sindaco, il patron del miracolo. Raffaele Vrenna, imprenditore nel settore dello smaltimento rifiuti, è alla guida della società dal 1994. Allora si stava in prima categoria e i costi erano bassi. Anche a fare la rosa del miracolo non ci si è rovinati. Un monte ingaggi totale da 3 milioni di euro, fatto di tanti prestiti, molti giocatori svincolati quindi senza cartellino da dover pagare a un’altra società e di altrettanti giovani. L’età media è 25 anni e il valore dei giocatori è aumentato del 60% in otto mesi. Molti vengono dal fallimento del Parma e c’è lo sconosciuto Budimir, che ha fatto 16 gol, e al tedesco St Paul di Amburgo non volevano più. La favola dei piccoli. Non la prima dello sport.