Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2011 alle ore 16:06.

My24
Negozi aperti il primo maggio, (Corbis)Negozi aperti il primo maggio, (Corbis)

Libertà di scelta a ciascun comune, ai sindaci con sindacati e imprese di decidere se lasciare aperti i negozi il primo maggio.
È la posizione espressa dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni sulla possibilità di consentire lo shopping nei centri cittadini, opportunità che ha già sollevato un acceso botta e risposta tra il sindaco di Firenze, Matteo Renzi e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

Secondo Bonanni, l'obiettivo è «trovare soluzioni convenienti per le imprese e per i lavoratori, e che tengano conto dell'intero arco del calendario annuale».
Per Uiltucs (turismo commercio e servizi) nelle città turistiche i negozi non possono chiudere, ma la festa del lavoro va rispettata. «Le radici del primo maggio, festa dedicata al lavoro, non andrebbero perse e i negozi nelle città dovrebbero restare chiusi», dice il segretario generale Bruno Boco, ma «questo discorso non può valere per città con un enorme flusso turistico, come Venezia, Firenze e Roma».

Nel capoluogo toscano Matteo Renzi ha dato la possibilità ai negozi del centro storico di restare aperti il prossimo primo maggio. La decisione non é piaciuta ai sindacati che hanno proclamato lo sciopero del commercio nel giorno della festa dei lavoratori, a Firenze e in tutti i Comuni toscani che permettono l'apertura degli esercizi.
Per Susanna Camusso nella posizione del sindaco «ci sono degli elementi di provocazione e ricerca della visibilità» ma anche «un'idea sbagliata» che si ritrova nelle politiche di Palazzo Vecchio. Renzi, ironicamente si è detto «onoratissimo» dell'attenzione della Camusso, «per la seconda volta nel giro di qualche settimana» (era accaduto per la tournee del Maggio fiorentino in Giappone), rilevando come «stupisce che in questo momento della vita del Paese il problema principale della Cgil possa essere il Comune di Firenze, ma il mondo é bello perché vario».

Anche i comuni di Milano e Roma (quest'ultimo in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II) consentono l'apertura dei negozi del centro il primo maggio. Nel capoluogo lombardo l'assessore alle attività produttive Giovanni Terzi si è detto «pronto a firmare la deroga» per l'apertura. Secondo l'assessore «l'esigenza si rende ancora più forte tenuto conto della proiezione in diretta in piazza Duomo della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II che raccoglierà in quel luogo tantissimi fedeli».

La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia crede che, «se ci sono accordi in questo senso e i lavoratori sono d'accordo, per il turismo sia una importante opportunità». Marcegaglia ha spiegato come già nell'industria tanti settori lavorino «nei festivi e negli orari notturni e giustamente i lavoratori vengono pagati extra».
A favore delle aperture facoltative concesse dal sindaco di Firenze Matteo Renzi per i negozi del centro storico per la festività del primo maggio si è detta anche la presidente di Confindustria Toscana Antonella Mansi.

Da Fipe Confcommercio il vicepresidente vicario Aldo Cursano precisa come il Comune di Milano faccia bene a concedere l'apertura dei negozi il primo maggio. Mentre è «puerile attaccare gli amministratori che si fanno carico» dell'emergenza lavoro.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi