Cibo sicuro e tracciabile: una blockchain sostituirà le etichette

Le aziende dell'industria alimentare stanno sviluppando progetti collegati alla tecnologia alla base del bitcoin per raccogliere informazioni sul cibo e garantire la qualità

Supermercato

La popolarità della blockchain è principalmente legata al successo del bitcoin nel settore finanziario. Ma le potenzialità della sua tecnologia di base si stanno facendo strada in tutti gli aspetti dell'industria e del commercio, compresa l'industria del cibo. Secondo un rapporto del 2016 di Grand View Research, società di studi californiana, il mercato mondiale della tecnologia ledger distribuita raggiungerà 7,74 miliardi di dollari entro il 2024.Gli analisti di Cb Insight hanno evidenziato che la rivoluzione blockchain potrebbe trasformare radicalmente l’industria alimentare globale. La possibilità di documentare tutte le relazioni commerciali che portano alla transazione finale con il consumatore inaugurerà un'epoca in cui ogni prodotto potrà essere monitorato in tempo reale dalla fattoria alla tavola, con in più sostanziali vantaggi economici per le società coinvolte.

La catena alimentare globale è complessa. Comprende agricoltori, logistica, compagnie di trasporti, distributori e venditori al dettaglio. Ad oggi la tracciabilità dell’intera catena di approvvigionamento avviene solo in modo lineare, un sistema basato su sistemi inefficienti e imprecisi che non soddisfano adeguatamente le esigenze dei consumatori. Implementare la blockchain nell’ecosistema aziendale alimentare significa maggiore protezione contro frodi e prodotti contraffatti, migliore gestione degli asset e drastica riduzione dei costi amministrativi e infrastrutturali.

Secondo uno studio dell’Oklahoma State University i vantaggi economici legati all’utilizzo della blockchain nel comparto allevamento porterebbero a un risparmio fino all’80% sui sistemi di tracciabilità. Le potenzialità di un libro mastro globale condiviso in grado di registrare e verificare automaticamente un elevato volume di transazioni digitali sono praticamente infinite. Se applicata correttamente la blockchain garantisce l'integrità e la verificabilità dei dati, mentre i contratti intelligenti possono abilitare la governance automatica della supply chain gestendo le relazioni commerciali tra i diversi attori al suo interno.

Decine di aziende alimentari fra le più importanti a livello globale stanno implementando la tecnologia ledger distribuita per soddisfare nuove esigenze di tracciabilità e trasparenza. Alla fine del 2016 il colosso americano Walmart è stato uno tra i pionieri nell’utilizzo della blockchain per la sicurezza alimentare, avviando una sperimentazione con Ibm per tracciare le spedizioni di carne sul mercato cinese. Lo scorso agosto, alcuni produttori alimentari e rivenditori al dettaglio tra i maggiori attori del settore - tra cui lo stesso Walmart, il produttore di frutta Dole, il gigante dei beni di consumo Unilever e il conglomerato svizzero Nestlé - hanno formato un consorzio per implementare la tecnologia blockchain nelle rispettive supply chain in collaborazione con Big Blue. Dieci società alimentari che generano più di mezzo trilione di dollari in vendite globali annuali complessive.

Negli prossimi anni il consorzio collaborerà con Ibm per identificare le aree più a rischio nella catena di approvvigionamento alimentare globale che potrebbero trarre maggior vantaggio dalla blockchain. In particolar modo la sicurezza alimentare. Secondo le stime globali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno sessanta milioni di persone si ammalano a livello mondiale a causa di cibi non idonei agli standard qualitativi. Molte delle questioni critiche che incidono sulla sicurezza alimentare come la contaminazione, le malattie di origine animale, la gestione dei rifiuti e l'onere economico dei richiami di merci corrotte, si basano sulla mancanza di accesso alle informazioni di tracciabilità. Possono essere necessarie settimane per identificare il punto preciso di contaminazione, causando ulteriori danni alla salute, mancati guadagni e sprechi di prodotto.

Un recente studio del Food Marketing Institute, centro studi statunitense, ha mostrato che il 44% dei consumatori esige informazioni dettagliate sulle modalità di produzione del cibo acquistato. Circa il 43% desidera sapere in che modo i prodotti sono stati trattati, se organici, ogm o privi di conservanti. Tuttavia, il 75% non si fida nemmeno di quanto riportato sulle etichette. In questo caso la tecnologia blockchain consentirebbe agli utenti di tracciare tutte le fasi della filiera contemporaneamente e in tempo reale. Grazie a un protocollo di fiducia decentralizzato le aziende alimentari potranno utilizzare etichette intelligenti connesse alle spedizioni, assegnando a ciascun lotto un numero identificativo univoco. Con un semplice codice qr e uno smartphone i consumatori potranno conoscere i dettagli di origine dell'azienda, numeri di lotto, indicazioni sulla lavorazione, date di scadenza, stoccaggio, spedizione e numerose altre informazioni.

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Lo scorso agosto Frank Yiannas, vice presidente della sicurezza alimentare di Walmart ha presentato una versione demo Ibm di un test condotto dall’azienda per rintracciare l'origine dei manghi in uno dei negozi del marchio. Con i metodi tradizionali lineari per tracciare una confezione dai frutteti in Ecuador al supermercato di Los Angeles sono stati necessari sei giorni, 18 ore e 26 minuti. Il tempo impiegato per compilare e presentare tutte le informazioni utilizzando la blockchain è stato di soli 2,2 secondi. In caso di contaminazione alimentare, sei giorni sono un'eternità. La blockchain consente inoltre di identificare lotti specifici in qualsiasi momento, senza sprechi di cibo. I prodotti contaminati possono essere rintracciati rapidamente, mentre le merci sicure resterebbero sugli scaffali anziché finire nelle discariche.

Sull’onda del successo dei sistemi adottati da Walmart altre realtà stanno sperimentando soluzioni legate protocollo di fiducia decentralizzato. A gennaio Carrefour ha annunciato nel suo piano strategico al 2022 due miliardi di investimenti principalmente in informatica e digitalizzazione. Per affrontare il problema cruciale della sicurezza alimentare a partire da quest’anno, ci sarà l’utilizzo della tecnologia blockchain per migliorare la tracciabilità dei prodotti del marchio.

La crescente competizione da parte delle aziende leader nel settore tecnologico come Ibm e la nascita di numerose startup che offrono tecnologie blockchain specifiche stanno rapidamente trasformando i consolidati processi di supply chain dell'industria alimentare globale. La britannica Provenance serve oltre 200 aziende alimentari con software di tracciabilità del prodotto. Lo scorso dicembre, ha annunciato una nuova partnership con Unilever e Sainsbury per monitorare la sostenibilità sociale e l'efficienza finanziaria delle catene di approvvigionamento.

Missione analoga ha Arc-net, fondata nel 2013 con lo scopo di garantire prodotti alimentari autentici e tracciabili al 100%. La startup irlandese lo scorso agosto ha stretto una partnership con PwC contro le frodi alimentari, che secondo le stime, costano all’economia globale oltre quaranta miliardi di dollari all’anno. Gli attori interessati a partecipare alla blockchain del cibo sono guidati dalla necessità di dimostrare la qualità superiore dei loro metodi e prodotti. L'integrazione di un libro mastro pubblico e decentralizzato nel settore alimentare porterà a un nuovo livello di trasparenza e responsabilità a prezzi accessibili, standard più elevati per la salute e una migliore comprensione del valore del cibo.