Scuola

RIFORMA

Università, ancora occupazioni e cortei
Fini: "La protesta non risolve i problemi"

Proseguono a oltranza, dal Nord al Sud, le manifestazioni contro il disegno di legge Gelmini. Tetti e facoltà ancora occupati, mobilitazioni e funerali simbolici, sit-in e assemblee. Con non pochi problemi alla circolazione delle auto

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ROMA - Prosegue a oltranza, anche se in forma ridotta rispetto ai giorni scorsi, la protesta del popolo universitario contro il ddl Gelmini. Anche oggi, in molte città italiane, alcune facoltà e istituti scolastici sono rimasti occupati dai ragazzi, mentre in altre cortei e manifestazioni hanno nuovamente creato difficoltà al traffico cittadino. E della protesta alla riforma è tornato a parlare il presidente della Camera, Gianfranco Fini che, incontrando alcuni studenti dell' università di Chieti, ha detto loro: "Avete tutte le ragioni del mondo, ma non è con la protesta che si risolvono i problemi". Le parole di Fini, però, non hanno convinto i ragazzi, che hanno esposto striscioni e gridato slogan contro il governo, a desistere dal proseguire la mobilitazione.

SPECIALE Città per città 

Bologna, presidio in centro. Alcune centinaia di studenti universitari si sono concentrati nel pomeriggio nei pressi di Porta Mascarella, a Bologna, bloccando per circa mezz'ora la circolazione stradale sui viali. Contemporanemente gli studenti delle scuole superiori hanno presidiato alcune porte della città, che delimitano l'ingresso al centro storico, provocando altri disagi alla circolazione. Successivamente, al corteo degli studenti medi e superiori, all'altezza di Porta S.Donato, si sono uniti i manifestanti dei comitati cittadini "Acqua bene comune E.Romagna" che poco prima si erano ritrovati di fronte alla sede di Hera chiudendo simbolicamente con dei nastri di plastica l'accesso alla multiutility.

Piombino, vestiti a lutto per leggere la riforma. Tutti vestiti di nero hanno girato per le classi, leggendo alcuni punti chiave della riforma Gelmini. Una manifestazione alternativa quella che ha visto coinvolti i ragazzi del liceo Carducci di Piombino.

Roma, in corteo dietro alla bara. Circa duecento studenti della facoltà di Architettura si sono radunati in Piazza del Popolo a Roma, improvvisando un funerale all'università pubblica. Alla testa del corteo funebre alcuni giovani hanno retto una bara nera con una croce bianca, simbolo proprio della morte dell'università.

Ancona, i ragazzi restano sul tetto
. Non hanno ancora lasciato il tetto della facoltà di Ingegneria gli studenti del Gulliver-Udu di Ancona, che preparano un week-end di mobilitazioni.

Cagliari, migliaia di palline per dire 'no' alla riforma. È stata invasa da migliaia di palline colorate, marchiate con lo slogan 'No ddl Gelmini' una delle principali vie dello shopping di Cagliari. È stata questa l'ennesima iniziativa di protesta degli studenti dell'Università della città sarda. Le sfere, correndo lungo la strada, hanno creato qualche difficoltà al passaggio, mentre gli studenti hanno distribuito volantini con le ragioni della protesta.

Portici (Napoli), invaso lo stadio. Circa 5mila studenti degli istituti superiori si sono riuniti nello stadio 'San Ciro' a Portici (Napoli) in una assemblea pubblica contro la riforma Gelmini. La struttura è stata messa a disposizione dal sindaco Vincenzo Cuomo che già ieri aveva incontrato alcuni studenti in protesta. Un corteo, stamani, ha creato molte difficoltà agli automobilisti.

Napoli, imbrigliata statua di Dante. Hanno imbrigliato con del nastro segnaletico bianco e rosso la statua di Dante a Napoli per "ribadire il proprio dissenso contro il processo di mortificazione che la cultura sta subendo in Italia", e per protestare, anche così, contro la riforma Gelmini. La singolare iniziativa, in piazza Dante, ad opera degli studenti di architettura. Ai piedi della statua è stato collocato anche uno striscione. "Fatti non foste a viver come bruti". E poi, ancora, slogan come 'La cultura non è solo un monumento, impediamo il degrado del pensiero'. Non è la prima volta che le statue, a Napoli, diventano 'protagoniste' di singolari proteste: tempo fa la statua di Garibaldi fu incappucciata per fare in modo "che non guardasse il disastro sociale della città". E poi, nel bel mezzo dell'emergenza rifiuti, cartelli di protesta 'affidati' alle mani delle statue di piazza del Plebiscito.

Reggio Calabria, ancora occupata Aula Magna. Resta occupata l'Aula magna della facoltà di Architettura a Reggio Calabria, ma lunedì e martedì non ci sarà la sospensione della didattica e nemmeno il blocco degli accessi alle strutture. Gli studenti dell'ateneo, infatti, hanno deciso che, per la prossima settimana, ci saranno iniziative di didattica alternativa, confronti pubblici su varie tematiche e assemblee plenarie.

Isernia, sit-in in stazione. Scatta la mobilitazione studentesca anche a Isernia. Gli studenti delle scuole superiori questo pomeriggio hanno cominciato un sit-in al terminal di Piazza della Stazione.


 
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