Il Cocoricò non paga: 100mila euro di insoluto Tari

L’imposta sui rifiuti non viene versata da anni anche dalle vecchie società di gestione del locale. L’importo complessivo sfiora i 400mila euro

L’ingresso alla discoteca Cocoricò di Riccione

L’ingresso alla discoteca Cocoricò di Riccione

Riccione (Rimini), 15 febbraio 2016 - Il Cocoricò torna a far parlare di se’ a Riccione. Il Comune della Perla Verde oggi assicura che "la società di gestione della nota discoteca ha quasi 100mila euro di insoluto, per non aver pagato la tassa rifiuti".

Per la precisione, ammonta a 97.651 euro l’importo relativo alla Tari che la società di gestione del locale, deve ancora versare alle case comunali, dal 2012 ad oggi.

La 'denuncia' del mancato pagamento arriva direttamente dall'Amministrazione. «L’importo è destinato a crescere per le maggiorazioni previste per legge, da calcolare per gli anni 2014 e 2015» continua il Comune.

La società avrebbe chiesto all’amministrazione un pagamento rateizzato, «ma ancora non si è presentato alcun rappresentante della società agli Uffici Tributi per concordare gli aspetti tecnici di dilazione» spiegano gli uffici comunali. 

Sul pagamento Tari, emerge poi che sono ben otto le società alla guida del Cocoricò che dai primi anni 2000 ad oggi non hanno versato l’imposta, lasciando un debito complessivo di oltre 400mila euro.

«Si tratta di una cifra importante - commenta ancora l'Amministrazione -  che va ad incidere in maniera consistente, oltre che sulle casse comunali, anche sull’immagine stessa della città che necessità di imprese sane e operose. Il Comune è pronto a supportare in ogni modo tutte le imprese, a patto che queste dimostrino disponibilità a lavorare con e per la comunità tutta».

Pronta la risposta dell'attuale gestoreNulla da eccepire sulle cifre, ma dalla società arriva una puntualizzazione in merito al fatto che, secondo l’amministrazione riccionese, nessuno si sia presentato per concordare gli aspetti tecnici. “Il 15 gennaio – riferisce Marco Palazzi – ho protocollato la richiesta per rateizzare i pagamenti. A fine gennaio mi è arrivata in ufficio la comunicazione del Comune nella quale mi si invitava a fissare un appuntamento per concordare il piano di rateizzazione e, visto che sono stato via per una settimana, avrei chiamato in questi giorni per prendere appuntamento”.