Torniamo al centro

Rimini 1 marzo 2015 - Piaccia o no, Borgo Marina è diventato un quartiere afro-asiatico nel cuore di Rimini. Qui gli immigrati non tendono a mescolarsi con la comunità locale, come succede in altre zone, ma si concentrano creando una vera e propra cittadella etnica. L’integrazione diventa più difficile: in tanti,compreso il responsabile della moschea, non parlano italiano. I riminesi che riescono a vendere la loro casa si trasferiscono altrove. Chi non ce la fa è costretto a confrontarsi con una convivenza difficile e un livello di legalità sempre più basso.

Non soffre solo Borgo Marina. Molti alloggi del centro storico sono fatiscenti: i proprietari non hanno le risorse e l’interesse per ristrutturarle. Continuando così altri pezzi della città finiranno in mano a compratori stranieri: le avvisaglie si vedono già. In gioco non c’è solo un’identità riminese da difendere, ma anche la qualità dell’integrazione: con i ghetti non si costruisce la società del futuro.

Il sindaco sta investendo molto per abbellire e valorizzare il cuore dellacittà. Ma sistemare strade e piazze non basta, se non si creano le condizioni per riportare le famiglie riminesi in centro. Serve un piano edilizio che permetta di frazionare gli appartamenti, spesso troppo grandi e senza mercato, in nuove e moderne unità abitative. Nessun consumo del territorio, ma un recupero dell’esistente che darebbe ossigeno all’edilizia e all’economia.

I tempi sono maturi : il Comune promette di far partire a fine mese un percorso privilegiato proprio per gli interventi in centro. Ora aspettiamo solo che Gnassi, seminatore di cantieri pubblici, ne faccia aprire qualcuno anche ai privati.