Micam, buyers stranieri in forte calo

Data sbagliata: russi, cinesi e americani con altri impegni

Micam

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Fermo, 19 febbraio 2015 - Un Micam più ombre che luci. I dati diramati ieri sera, a chiusura della fiera, confermano il calo dei buyer russi e stranieri in genere, tanto da far tornare superiore, a distanza di anni, il numero di visitatori italiani. I russi si sono praticamente dimezzati come numero, mentre a condizionare lo scarso afflusso dei cinesi e americani hanno influito le concomitanze con il Capodanno nel paese del Sol Levante e la fiera di Las Vegas.

Il Micam ha registrato 32.112 visitatori, di cui 15.697 dall’estero. Gli stessi organizzatori hanno commentato con un po’ d’amarezza questi dati: «Oltre alle difficoltà di alcuni mercati internazionali, certamente la manifestazione ha risentito di alcune sovrapposizioni e spostamenti di date di altri eventi moda. Assocalzaturifici dovrà lavorare in sinergia con le altre manifestazioni fieristiche e con i principali appuntamenti fashion per armonizzare il calendario internazionale》.

Annarita Pilotti di Loriblu sul Micam ha detto: «Siamo arrivati a Milano con molta incertezza e con previsioni negative in merito alla presenza di buyer di due mercati importanti come Russia e Ucraina. A fine fiera possiamo dire che russi e ucraini vogliono continuare a investire nel nostro marchio, pur se ordinando un po’ meno rispetto al passato. Al contrario, abbiamo visto pochi cinesi e anche gli americani sono stati completamente assenti».

L’imprenditore Ennio Quatrini, amministratore delegato dell’azienda Daino Group con sede a Rapagnano, ha aggiunto: «I numeri complessivi parlano chiaro. Per quanto riguarda la nostra azienda, possiamo dirci soddisfatti di come sia andata questa edizione del Micam, anche considerando l’attuale situazione economica. Abbiamo ricevuto la visita dei nostri clienti abituali e di diversi nuovi clienti. Rispetto alle passate stagioni, sono arrivati nel nostro stand anche nuovi buyer russi. Sono venuti anche dal Nord Europa e dalla Spagna, qualcuno anche dalla Cina».