Proprio poco fà ricevo una mail da “Bing” in cui vengo invitato a prender parte ad un sondaggio in cui mi vengono poste delle domande sulla qualità degli strumenti per i webmaster di Bing e quali suggerimenti proporre per renderli migliori.

L’idea mi piace e decido di proseguire: sebbene non sia molto appassionato di questo motore di ricerca, che non sta cavalcando l’onda purtroppo per lui, trovo molto interessante questa richiesta di supporto. Alla fine: non si sa mai migliora qualcosa!

Le domande che vengono poste vertono sostanzialmente sull’uso e sulla soddisfazione nell’uso degli strumenti di Bing per i Webmaster.
Se mi perdonate la polemica, da un lato può risultare una mancanza di idee, ma dall’altro può essere un modo per insistere su certi strumenti che secondo me sono legittimi per i webmaster, come avere uno strumento definitivo per capire chi è che ci linka o infomrazioni dettagliate sul passaggio del crawler perchè ritengo tutto ciò riguardare la privacy del proprio sito web!

Il sondaggio (accessibile qui: https://www.msnfeedback.com/perseus/se.ashx?s=394BF1642DEC744C) viene presentato come compilabile in meno di 20 minuti.

Tra le prime domande, infatti, troviamo la soddisfazione e la frequenza d’uso degli strumenti ovvero la nostra valutazione:

Successivamente, saltando un paio di step abbastanza statici, ci viene chiesto un gruppo di domande molto interessante: quali degli strumenti elencati useresti dal pannello di Bing Webmaster? Stavolta vedrete le mi risposte 😀

Ma subito dopo il mio occhio viene colpito da una domanda molto particolare: attenzione attenzione, è arrivata la concorrenza!

Vi riporto la domanda: “For each Google Webmaster Tools feature that you have used, please indicate which statement best reflects your point of view with respect to degree of value:” sembra che vogliano sapere quali degli strumenti dei webmaster di Google ci soddisfa maggiormente!
Leggendolo in buona fede ritengo un buon modo per approcciarsi allo stato dell’arte e a chi effettivamente rappresenta il leader del settore, uniformandosi o cercando di imparare da esso!

D’altro canto, si può andar a raccontare a Bing, allo stesso tempo, quello che di Google non ci piace: come ad esempio gli eventuali ritardi di visualizzazione di certi dati del nostro sito, l’imprecisione di altri, la non possibilità di avere un’analisi temporale affidabile e duratura, come è con Analytics per il traffico.

Domande intelligenti, insomma 😀

Seguono poi domande sul nostro interesse nell’investimento sulle ottimizzazione per i motori di ricerca, quanto crediamo, quanto spendiamo e le mosse strategiche della nostra azienda rispetto a ciò. Chissà se Bing collega queste informazioni ai siti che abbiamo sottomesso…!

Passiamo poi ad una serie di domande riguardanti Bing e come viviamo l’esperienza di business con esso: abitudini, uso e facilità d’utilizzo del motore di ricerca di casa Microsoft. Dopo, stesse domande anche riguardo Google 😛

E le domande incalzano: passiamo ai fatti nostri in tema di web analytics e quali sono le metriche da noi più tenute sott’occhio.

Insomma… non mi va di rovinarvi la sorpresa, nè di incollare ulteriori immagini, che spero in questa veste roteata risultino più gradevoli. Ma a quanto pare Bing sta andando alla ricerca di nuovi elementi strategici per crescere, il che è lodevole, ma la strada è lunga e tortuosa secondo me. Non soltanto per via del fatto che c’è una competizione sfrenata e spietata nel settore del search, ma perchè come diciamo ormai da tempo il Social sta cambiando le regole nonchè i ritmi e le funzionalità che offre il web sono in costante evoluzione e costante personalizzazione.

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